T.O. Gulam

1. La candela G – dalla natura con amore
L'idea è nata all'inizio del 2019. Si tratta di bottigliette di vetro riempite di cera d'api e oli eterici naturali (lavanda, alloro, rosmarino e salvia) che si possono, una volta consumate, restituire in cambio di una nuova candela, oppure impiegare come bel vasetto di vetro. È inutile dire che tutti gli ingredienti sono assolutamente naturali. Ma forse non tutti sanno che la cera d'api aiuta ad ionizzare l'aria, mentre, quando si consuma sotto forma di candela, svolge un effetto benefico sulla salute umana. 
Prezzo: 30-35,00 kn

2. La statuetta del loger nerezinac
Si tratta di una scultura stilizzata che riproduce il loger nerezinac e s'ispira al varo dell'omonima barca storica. Rappresenta una piccola parte del ricco passato marittimo dell'isola di Lussino. Fatta a mano intagliando il legno d'ulivo dell'isola di Lussino, è rifinita con una mano d'olio d'oliva isolano. 
Prezzo: 350,00 kn

1. I souvenir di legno d’olivo
Sui velieri lussignani si era soliti utilizzare stoviglie e contenitori fatti con il legno dell’olivo, particolarmente abbondante sull’isola. Recipienti, saliere, brocche e botti per il vino erano costruiti solitamente lavorando il legno dell’olivo. Straordinariamente resistente, era perfetto per conservare i cibi e le bevande durante le lunghe e perigliose traversate. I capitani di lungo corso lussignani, secondo una tradizione tramandata da generazione a generazione, commissionavano agli abili falegnami dell’isola la costruzione di amuleti e ciondoli di legno di olivo per proteggersi dai pericoli della navigazione. Su di essi facevano solitamente incidere l’immagine di s. Nicola, protettore dei marinai, o di un altro santo particolarmente caro alle famiglie da cui provenivano. Alle loro consorti regalavano, invece, braccialetti di legno l’olivo con le immagini dei santi e vassoi per servire limoni e arance. La peculiarità di questi oggetti d’uso comune in legno d’olivo è la loro unicità: non ve ne sono, infatti, due identici. 
Il legno dell’olivo, come simbolo della Terra, custodisce gelosamente il vero gusto del cibo e la freschezza delle erbe, e con le sue linee arrotondate e le sue eleganti striature ricorda le fattezze femminili e simboleggia la madre nutrice. Erano particolarmente apprezzati gli oggetti fatti con il legno delle radici dell’olivo, per la loro grandissima robustezza e le loro linee nette e essenziali. La nodosità del legno viene mantenuta e addolcita con un fine lavoro di piallatura, mentre l’olio d’oliva, usato come vernice protettiva, conferisce splendore e pienezza al legno. 

2. Il cucchiaino di legno d’olivo
Narra la leggenda che Atena, dea della saggezza, con la sua lancia colpì una roccia e creò l’olivo. Da allora, quest’albero s’è diffuso per tutto il Mediterraneo e, poi, per tutti i paesi del mondo che hanno un clima simile a quello mediterraneo. Come usare quest’oggetto d’uso comune? Semplice: come un qualsiasi altro cucchiaino, per lo zucchero, il sale, il miele…

3. Il mestolo di legno d’olivo
L’olivo, per la gente di queste isole, ha sempre avuto un significato particolarmente importante, quasi sacro. L’albero dell’olivo è sempre stato il simbolo della forza, della fertilità e della sfida al tempo che passa; i suoi rametti venivano usati per cingere il capo dei festeggiati e dei vincitori. Il mestolo (kacijola) di legno d’olivo può essere utilizzato come elemento d’arredo: dà calore allo spazio e piacere al tatto. Ma ha anche un’utilità pratica: serve, infatti, per raccogliere l’acqua, l’olio dalla macina del frantoio…

Punti vendita:

Bancarella al porto Magazini (Neresine/Nerezine) 
Bottega “Svi gušti” (Trg Studenac 7, Neresine/Nerezine) 
Agenzia turistica “Palma” (Vladimira Nazora 22, Lussingrande/Veli Lošinj) 
Facebook: T.O.Gulam

4. Il portasapone a forma di pesce
L’olivo, una delle più antiche culture arboree in assoluto, ha fortemente contrassegnato la vita degli isolani. Con il legno duro e robusto dell’olivo si costruivano i manici degli attrezzi, i mobili per la casa e altri oggetti d’uso domestico. Sonja Gulam s’è inventata un portasapone a forma di pesce e l’ha protetto con l’olio d’oliva, evocando in un unico oggetto due forti simboli della cristianità: l’olivo come simbolo della provvidenza divina e dell’amore per i figli di Dio, il pesce come simbolo del Cristo e del battesimo.
E siccome ogni souvenir è fatto a mano, non c’è un portasapone identico all’altro. Diversi per dimensioni, spessore e nodosità, ciascuno di essi è cosparso d’olio d’oliva. Per creare i suoi portasapone, Sonja s’è servita dell’accetta, dello scalpello, della carta vetrata e di schegge di vetro che ha impiegato per sgrossare e allisciare le superfici dei suoi souvenir. 
 Prezzo: 90,00 kune.

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